Cronaca

The Citadel, la città delle armi

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Ad ogni nuova strage se ne discute, è giusto che in America il possesso e l’uso delle armi sia così facile? Le opinioni divergono, c’è chi dice no, le armi sono pericolose, chi dice , le colpe sono solo delle persone che le usano impropriamente, chi dice anzi, dovrebbero poter entrare anche nei luoghi dove adesso sono tabù.

Mentre si aspetta una stratta di cinghia da parte di Obama, alcuni cittadini dell’Idaho si stanno preparando in modo assai diverso. Il progetto ha il nome di The Citadel e sarà costituito da un territorio di tremila ettari pronto ad accogliere una comunità di settemila persone legate tra loro da un rigido regolamento sull’uso delle armi. Il principio base è la necessità di prepararsi alle emergenze utilizzando il fucile, vera e propria «icona americana della libertà».

Le regole del Citadel Patriot Agreement, il loro Statuto, hanno come punto cardine l’obbligo di girare armati, uomini e donne, a partire dai 13 anni, età in cui avviene una vera e propria iniziazione all’età adulta con un esame di capacità balistiche. In più ci sono corsi di sopravvivenza e di pronto soccorso da frequentare periodicamente e test di tiro al bersaglio per i più giovani -per superarli sono necessari sette centri su dieci-. Ogni famiglia deve possedere un fucile automatico AR con 1000 munizioni, acqua e cibo a sufficienza per prevedere le emergenze. Ultima cosa: liberali, socialisti e marxisti non sono ammessi, perché considerati non idonei a osservare lo statuto.

Il progetto, di cui non si conosce l’ideatore -in Rete si vocifera che non ci sarà un vero e proprio capo- ha però un un proprio sito internet con sponsor ufficiale III Arms, società produttrice, il cui motto “compra un’arma prima che sia troppo tardi” è alquanto esplicito.

Molte centinaia di famiglie hanno già fatto domanda per essere ammesse alla cittadella, ma i terreni non saranno comprati prima dell’estate. Intanto rimane il tempo per organizzare il sostentamento economico della comunità. Non dovrebbe essere difficile, sul territorio sorgerà una fabbrica di armi per uso interno ed esportazione. Altro obbiettivo è attirare un certo tipo di turismo e creare nuove cittadelle.

Sembra ai confini dell’irrealtà? Niente affatto, secondo i promotori è solamente l’esempio di libertà proposto da Thomas Jefferson.

Un’azione libera secondo la nostra volontà secondo i limiti tracciati intorno a noi dagli uguali diritti degli altri.

Sarà anche, ma a me ricorda più che altro Sparta, per non dire di peggio.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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