Sesso debole, genere femminile e machile
Lamentavo, poco tempo fa, la mancanza di Mina nel mondo. Non ho intenzione di rimangiarmi quello che ho detto, ma voglio solo fare una piccola revisione.
Ho la fortuna di essere circondata da Donne, che hanno una dignità enorme. Donne che, loro malgrado o per fortuna, sono rimaste sole.
Dopo un iniziale momento di delusione, di dolore, di gestione dell’ amore, di quell’amore così grande per un uomo che le ha lasciate, ferite, salutate per sempre, e che ora non sanno dove mettere, le si possono vedere intente in mille cose, immerse in una moltitudine di progetti.
Vogliono un motivo per andare avanti, vogliono qualcosa in cui sfogare le forze della rabbia e della disperazione, per poterle trasformare in energie positive.
Le riconosci dagli occhi: grandi, luminosi, ma pesti attorno, con occhiaie malamente coperte da un correttore steso male, e ciglia lievemente infoltite da un rimmel colato troppe volte, ma il punto più forte è lo sguardo, quasi ipnotico. Non puoi sottrarti dal notare il modo in cui osservano il mondo, è magnetico.
E’ lo sguardo di chi ha perso tutto, ma lo sta ricostruendo momento dopo momento.
Sesso debole? No, miei cari. Il sesso debole non sono le Donne con cui ho la fortuna di vivere. Il sesso debole sono quelle persone – di genere femminile e machile – che non capiscono quando è l’ ora di iniziare a lavorare sodo, che vivono nel passato, che stentano a mettere il naso fuori dalla porta.
Sesso debole? No, miei cari. Il sesso debole non sono le Donne con cui ho la fortuna di vivere. Il sesso debole sono quelle persone – di genere femminile e machile – che non capiscono quando è l’ ora di iniziare a lavorare sodo, che vivono nel passato, che stentano a mettere il naso fuori dalla porta.
Quel vecchio epiteto non rappresenta le Donne che hanno il coraggio e la forza di affrontare e vincere l’abbandono, la morte, il tradimento della persona che per loro incarna l’ Amore. Queste signore sono di alta categoria. Ed io sono onorata di averle conosciute, ho solo di che ringraziarle. Mi hanno fatto capire quali sono le cose realmente importanti, e vederle andare avanti nei loro sogni e nei loro progetti lascia il cuore gonfio d’orgoglio.
Non andate a dire loro che non possono cavarsela da sole, che devono stare in cucina, che il loro posto è tra le mura di casa. Non avete idea di quello che hanno costruito, di quello che hanno visto sgretolarsi sotto i loro occhi. Ad ogni azione, corrisponde una reazione uguale e contraria: se vengono annientate dal dolore, saranno loro ad annientarlo di rimbalzo.
Come fenici, risorgono dalle loro ceneri, più belle e maestose che mai.