Matrimonio a regola d'arte. Ian Hunter e Leight Semmens
Sette anni fa, il governo socialista di Zapatero aveva approvato una legge per legittimare i matrimoni tra le coppie omosessuali. La Spagna era il quarto Paese nel mondo in ordine di tempo, dopo Belgio Olanda e Canada, ad approvare un simile provvedimento.
La legge, simbolo delle riforme sulla parità di diritti promosse dal Governo in quegli anni, divenne da subito terreno di scontro con il Partito Popolare che, nello stesso 2005, presento ricorso alla Suprema Corte sostenendo che tale legge snaturava “l’istituzione fondamentale del matrimonio” criticando anche la possibilità di adozione per le coppie composte da persone dello stesso sesso.
Lo scorso Novembre tale ricorso è stato bocciato dalla Corte Suprema, legittimando così le 23mila unioni fino a quel momento celebrate, secondo un trend annuale in continua crescita. La decisione è stata presa con otto voto favorevoli e tre contrari. Subito dopo a Puerta del Sol una grande festa ha accolto la buona notizia.
Anche nell’ultimo mese molte coppie sono convolate a nozze. Tra i neo sposi ricordiamo Ian Hunter, ministro per l‘Inclusione Sociale del parlamento australiano.
Il politico, dopo una storia d’amore durata ventidue anni, ha sposato il suo compagno, l’artista Leith Semmens. La coppia è stata costretta ad andare fino in Spagna perché recentemente, lo scorso Settembre, l’Australia ha bocciato la legge sui matrimoni omosessuali e il primo ministro, Julia Giller, si è dichiarato apertamente contrario.
Il matrimonio è avvenuto in una galleria d’arte nella città andalusa di Jun ed è stato trasmesso in diretta sul blog del sindaco Josè Antonio Rodriguez Salas.