Mai Stati Uniti
Devo essere sincera se lo avessi giudicato dalla “copertina” avrei sbagliato!
Cast eccezionale, da Ambra Angiolini – che ricordiamo per Non è la rai, arrivando sul grande schermo con Saturno Contro fino ad arrivare ai più recenti come, Immaturi e Viva l’Italia – a Ricky Memphis – meglio conosciuto per Distretto di Polizia – Salemme, Anna Foglietta e Giovanni Vernia – Il comico di Zelig con i pantaloni con la fantasia di una mucca, per intenderci.
La storia è molto carina, più frizzante e originale dai classici film vanziniani.
Ruota tutto intorno a loro, cinque persone che si ritrovano ad avere il padre in comune, e ricevono una grande eredità, rimborsabile solo se tutti assieme, esaudiscono l’ultimo suo desiderio.
Il defunto padre lascia il compito ai suoi figli di essere portato in America – quel che rimane di lui, infatti è semplicemente un urna con delle ceneri – e di essere lasciato li.
Con un cast e una storia divertente, il colpo al botteghino è sicuro, mi sarei evitata alcune battute di Vernia, che con la sua imitazione di De Niro, è risultato lagnoso, e ci ha dimostrato che non è pronto per una carriera cinematografica.
Alcune cosucce però le modificherei, alcune scene, alcuni particolari non curati, come il fuso orario inesistente fra Italia e Stati Uniti, nella scena in cui Ambra chiama al cellulare in Italia ed è la stessa ora anche in America.
Il finale però, inaspettato! Credo che un po’ tutti ce lo aspettassimo un pochino diverso, qui pro quo interessante che finisce poi però nello scontato.
Tutto sommato molto divertente, serata piacevole e questo film risolleva decisamente i miei pregiudizi sui nuovi film di stampo Vanzina.