Cronaca

Qualcosa in più. Di Eleonora Castellano

libroQualcosa in più è il secondo romanzo di Eleonora Castellano, insegnante di sostegno palermitana ma milanese d’adozione. Il lavoro è edito dalla casa editrice marchigiana Montag, e presenta un interessante punto di vista sulla sindrome di down. Eleonora è un’insegnante di sostegno, e ha deciso di portare parte della sua esperienza umana e professionale in un affresco di grande impatto emotivo, che focalizza l’attenzione sul rapporto tra due fratelli, Mauro e Agnese, che si ritrovano soli dopo la morte dei genitori.
Agnese ha ventotto anni, e una profonda difficoltà ad accettare questo fatto, ad accettare la nuova situazione che la vede impegnata a prendersi cura di Mauro, affetto dalla sindrome di down. Parte della vicenda si svolge a Lampedusa, una terra che, soprattutto in questi ultimi anni, è diventata sinonimo di accoglienza non come processo automatico, ma come dinamica di crescita continua, e a volte molto difficoltosa.

Sull’isola siciliana Mauro e Agnese vivono una vacanza molto particolare, durante la quale vivranno delle vicende sentimentali molto coinvolgenti, che li porteranno a cambiare il punto di vista sul loro rapporto.
Qualcosa in più è un romanzo che parla di un argomento molto frequentato, a volte in maniera decisamente demagogica. Con un linguaggio semplice e chiaro, Eleonora Castellano riesce ad arrivare al lettore in maniera molto immediata, spogliando i contenuti da qualsiasi tono moralistico o didattico, ma portando una vicenda pregna di umanità, dove vengono a galla tutte le difficoltà di un rapporto estremamente influenzato dai pregiudizi che il mondo butta addosso a chi vive la disabilità in maniera diretta o meno.
Il libro di Eleonora Castellano può rappresentare in maniera estremamente efficace una via pedagogica alla costruzione di un rapporto armonioso con le persone disabili, la cui vita viene raccontata troppo spesso con toni distorti e caricati.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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