Cronaca

La benedizione all'omofobia

omofobiaL‘Uganda è un piccolo paese situato nell’Africa orientale, senza sbocco sul mare.
Come molte altre nazioni del terzo mondo è dilaniato da conflitti interni ed esterni;, mentre, sul fronte di sanità, economia e diritti umani,i ci sarebbe molto da migliorare, anche se negli ultimi anni si stanno facendo decisivi passi avanti.
Politicamente è una Repubblica democratica e il suo presidente, in carica dal 1986 con mandati diversi, è Yoweri Musereni. L’Uganda ha anche un Parlamento, formato da 303 membri che rimangono in carica cinque anni.

Questo parlamento è lo stesso che nel 2009, su invito del presidente, ha bocciato una proposta di legge che introduceva il concetto di malattia mentale per l’omosessualità, e prevedeva la pena di morte e l’ergastolo per i gay recidivi. Tale proposta, promossa da Rebecca Kadaga, si appoggiava ai testi biblici per dimostrare che l’omosessualità è una pratica contro natura e contro il volere di Dio.
La legge, dal 2009 in poi, presentata più volte, ma sempre bocciata, sarà nuovamente discussa oggi 15 Dicembre 2012.

Fortunatamente la Kadaga non sarà presente in Parlamento ad appoggiarla, ma è fiduciosa sul buon esito e ha dichiarato «sarà il regalo di Natale al popolo ugandese». Il motivo della sua assenza ci è molto vicino,letteralmente, la politica attualmente è in Italia, alla guida di una delegazione di giudici ugandesi, per partecipare alla Settima Assemblea dei Parlamentari della Corte Internazionale dei Crimini e allaConferenza Mondiale dei Parlamentari per i Diritti Umani.

Giovedì 13 Dicembre la delegazione ha incontrato il Papa ed è stata da Lui benedetta, in particolar modo la Kadaga, come portavoce del parlamento.

Commenta così un giovane gay dell’Università di Makerere, che chiede l’anonimato per sua salvaguardia personale.

Il gesto del Santo Padre è incomprensibile. Come si fa a benedire una figura politica criticata a livello internazionale per voler introdurre la pena di morte contro le minoranze sessuali in Uganda, a due giorni dal Dibattito Parlamentare sulla legge omofobica? Non si è valutato che questo gesto sarà utilizzato per rafforzare l’approvazione della legge?

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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