Cronaca

Baciatevi e andate oltre lo stato di Facebook

amiciChiacchierando l’altra sera, mi sono mio malgrado imbattuta in un argomento che mi lascia sempre spiazzata. Le dichiarazioni, ma non dei redditi. Anche se Google mette in primo piano la dichiarazione dell’ IMU, esistono anche quelle degli innamorati.

Non sento più dire una frase d’amore da talmente tanto tempo, che sono quasi convinta del fatto che non esistano più. Non riferita a me, ho – quasi – sempre mia mamma che mi salva nei momenti di sconforto, ma tra le innumerevoli pseudo coppie di ragazzi che popolano il mondo.

Ieri facevo colazione da Matteo – il barista che aumenta l’autostima– e c’era il tavolino all’angolo occupato da due personaggi con dei bizzarri cappelli di lana. Lui aveva talmente tanta voglia di baciare la sua accompagnatrice che lo stava facendo con tutto il corpo, ma non con le labbra. Ma sporgiti e fallo!!
Vi ricordate Sebastian che canta “e tu lo sai che vorresti darle un bacio, e allora baciala…shalalala il ragazzo è troppo timido, coraggio baciala!”? Ecco, mi sentivo esattamente come lui! Avrei voluto prendere quelle due sedie e metterli di fronte all’evidenza: siete qui insieme, datevelo un bacio! Dille che ti piace, che le vuoi bene, che vorresti fare l’ultimo dell’anno con lei. O che vorresti uscirci giusto un paio di volte, secondo me capirà.

Invece no, pubblichi cuoricini sul suo diario, le mandi faccine sorridenti per messaggio, e poi dal vivo non sai cosa fare, come prenderla. Idem per noi che siamo senza barba. Tendiamo a complicare i segni degli uomini, ma in realtà sono molto basici: se dice sì è sì. Se supera la barriera della distanza intima, probabilmente non è perchè vuole sistemarci una macchia lasciata dal correttore.
E’ così bello vedere due persone che si vogliono bene liberamente, senza costrizioni o titubanze.
Sì, è vero anche che le coppiette che passano il tempo tenendosi le manine e dandosi continuamente bacini alla lunga risultano diabetiche, un’esagerata ostentazione dell’amore potrebbe essere sintomo di autoconvincimento.

Ma quando li vedi lì, che si stanno trattenendo come non mai per fare una cosa che entrambi vogliono, è in quel momento che il Cupido che risiede in noi si anima: prende l’arco e le freccie e le punta verso di loro. Cherubini che iniziano a suonare, colombe che volano, finalmente i due cristiani questo simbolo d’amore se lo scambiano.

“Che hai oggi, ti metti anche a ridere da sola?”
“No nulla, anche per stamattina ho guadagnato i miei punti karma. Ciao!”

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