Cronaca

IlTribunaleDeiMinorenniE'Morto!EvvivaIlTribunalePerIMinorenni

Data epocale per molti versi quella di questo fine Novembre 2012 e per certi versi tristemente adombrata dai venti di crisi che soffiano ben più forti e gelidi delle coperte corte che la politica ci presta.

A meno di un mese dalla fine del mondo annunciata dai Maya e dopo 70 e rotti anni di ininterrotta e – più o meno – “onorata” carriera, il Tribunale per i Minorenni classe 1934, fa il suo ingresso nell’era moderna. Non l’aveva scalfito la fine della seconda guerra mondiale, e poca attenzione aveva prestato ai movimenti che preludevano la modifica del Diritto di Famiglia degli anni ’70. Già in la con gli anni e con poca preparazione si è dovuto caricare sulle tremanti spalle il peso di tutte le coppie di fatto e dei figli c.d. naturali che hanno popolato l’Italia; malgrado il tempo passasse il Tribunale per i Minorenni ha saputo restare fedele a se stesso: non ha mai consentito il contradditorio ai genitori, ha perseverato ad emettere provvedimenti provvisori sospensivi della potestà genitoriale, fulminei come le saette di Zeus, e durevoli come l’acciaio 18/10 delle padelle delle nonne di un tempo…colto dai disagi della senilità in certi casi si è perfino dimenticato di alcuni ruoli istituzionali appioppando ai Servizi Sociali come a dei fedeli aiutanti, l’onere della decisione che a lui spettava, quando era giovane…

 

In molti oggi hanno salutato con gioia questo momento, parlando di fine del Tribunale per i Minorenni, esattamente come gioirono all’indomani della approvazione dell’affido condiviso nel lontano 2006. Oggi ci è stato detto essere vero per legge ciò che da sempre abbiamo saputo essere tale per natura e cioè che non esistono differenze tra figli naturali e figli legittimi e che questo è un esempio di civiltà! Stamane all’apparire della lieta novella, ho spalancato le finestre di casa come fosse arrivata la primavera, sono corso dai miei figli con le lacrime agli occhi, chiedendo loro se si erano accorti di qualcosa se si sentivano diversi cioè finalmente uguali, li ho abbracciati e baciati come si fa con chi non vedi da molto tempo e loro mi hanno ricambiato come si fa con uno a cui manca qualche venerdì…perché per loro nulla è cambiato: per fortuna hanno due genitori, che non vivono più insieme, per fortuna domani andranno a scuola – per lo meno fino a quando ce ne sarà una…  Non è forse un fatto di inciviltà che questa finzione giuridica sia durata da quanto esiste l’Italia?.

La legge sulla bigenitorialità non ha determinato la fine della orfanizzazione da genitore vivo dei figli di separati, sposati e non, siamo sicuri che questo in questo caso andrà diversamente? Da oggi il Tribunale dei Minorenni non si occuperà più di regolamentare i rapporti dei figli naturali con i loro genitori, cosa di cui in effetti non si sarebbe mai dovuto occupare, per lo meno da quando avere un figlio fuori dal matrimonio ha cessato di essere occasione di scandalo divenendo una normale condizione sociale: esso ha recuperato quindi efficienza e risorse da dedicare al suo core businness: i procedimenti “de potestate”. Non creda dunque chi oggi gioisce che domani nelle aule del Tribunale dei Minori, troverà un contraddittorio, o un provvedimento provvisorio con una durata ragionevole o almeno certa: quando il polverone si sarà quietato la fortezza sarà ancora li intonsa e con 20 anni di meno sulle spalle, come dopo un bel trattamento anti-ageche come ai nostri simili può mutare l’aspetto, ma mai l’animo.

 

Il Tribunale dei Minorenni non è una scatola è – questo è vero – un luogo, ma un luogo fatto di persone, di metodi e di idee, e questi non sono cambiati affatto: non sono cambiate le modalità con cui dal 2000 al 2007 esso ha disposto 72.000 provvedimenti urgenti, deciso 93.000 limitazioni della potestà genitoriale e dichiarati adottabili 14.000 bambini.

Il Tribunale dei Minori è Morto! Evviva il Tribunale dei Minori!   

Contatta Gabriele Bartolucci

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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