Politica

Divorzio breve e cannabis. Sciopero della fame e interviste

diego cameraQuindici giorni in sciopero della fame non stanno bastando, forse la Conferenza dei capi gruppo alla Camera, presenziata da Gianfranco Fini, si aspetta che Diego Sabatinelli – Segretario della LID, Lega Italiana Divorzio breve – si astenga dal cibo almeno per sette mesi; il tempo che li vede astenuti – ingiustificati – dal calendarizzare la proposta di  legge sul divorzio breve.
Domanda: Ma perché Sabatinelli ha deciso per questa azione nonviolenta?
Risposta: “Solo per tentare di ridare dignità a quei deputati che, sono certo, hanno il desiderio di dibattere ed esprimersi su questo testo ma che, per volontà di qualcuno che ha saputo magicamente farlo sparire dall’ordine dei lavori d’Aula, sono costretti a disattendere le aspettative dei cittadini”.
Marco Pannella a Monte CitorioQuesta è una lotta tutta Radicale, la LID infatti fa parte della “Galassia Radicale”, per volontà di Marco Pannella che dagli anni sessanta si batte per il divorzio e per tutti quei diritti mancati ai cittadini.
Diego Sabatinelli, nella doppia veste di radicale e Segretario della LID oggi era in piazza Monte Citorio, con lui Alessandro Gerardi – Avvocato, Tesoriere della LID – accanto a Rita Bernardini che distribuiva le piante di cannabis che lei stessa stava coltivando.
D.Sabatinelli, ci spiega l’azione della Bernardini?
R.“la deputata Rita Bernardini ha cominciato la coltivazione quest’estate nella sua terrazza, lo scopo era ed è stato Rita Bernardini alla cessionequesta manifestazione, consegnare le piante ai malati che sono costretti ad usare farmaci a base di cannabinoidi. Il prodotto, importato per lo più dall’Olanda, arriva nel nostro Paese con prezzi naturalmente poco accessibili. Inoltre è difficile per i malati, accedere a queste cure. Il 17 ottobre ha presentato, lei come prima firmataria, seguita da ben 27 deputati di diversi gruppi, una mozione per impegnare il Governo a semplificare le procedure di importazione, commercializzazione ed accesso ai farmaci a base di cannabis e a favorirne la coltivazione sul territorio nazionale. La Bernardini ha quindi dimostrato non solo che potremmo facilmente coltivare in Italia le piante per il farmaco, ma che il sistema continua a dimostrare la sua ipocrisia, dato che ha potuto tranquillamente cedere le piante ai malati, in una piazza pubblica e sotto l’obbiettivo di telecamere. Solo verso la fine della manifestazione c’è stato un controllo dei documenti e un “sequestro” delle piantine da parte di chi, chiaramente obtorto collo, deve eseguire gli ordini impartiti dall’alto.
Torniamo al divorzio breve, il testo Paniz risulta essere un compromesso al ribasso dato che voi della LID chiedevate l’eliminazione del periodo obbligatorio della separazione. Abbiamo letto le carte e sentito gli esperti, ma nessuno ci ha riportato i commenti delle persone, di chi lo vive il divorzio e tutta la bagarre.
D:Anna, tu aspetti un bambino dal tuo attuale compagno che attende di poter “sciogliere” il legame da  sua  moglie, ma quando la hai conosciuto immaginavi che sarebbe stata tanto “dura” combattere?
R.“Ho conosciuto il mio compagno circa tre anni fa e ci siamo avvicinati con prudenza, come una tale delicata situazione richiedeva. Immaginavo che stargli accanto in una chiusura tanto dolorosa potesse essere difficile, ma non potevo prevedere quanto ingiusta e lontana dalla realtà fosse la legge. Paolo si è sposato dopo circa 3 anni di fidanzamento con sua moglie, la quale ha deciso,di abbandonarlo dopo 2 mesi di matrimonio. Il nostro primogenito è in arrivo ma il traguardo del divorzio è ancora lontano e soprattutto incerto, dato che la legge non ci fa sentire tutelati e non tutela neppure il nostro bambino. Abbiamo subito le angherie di questa donna che, nonostante sia stata lei a distruggere il matrimonio, ha creato non pochi problemi per ripicca del fatto che Paolo aveva una nuova compagna. Oggi noi ci definiamo “marito e moglie”, viviamo come tali; ma per 2 mesi di matrimonio ed una legge completamente a nostro discapito, siamo costretti a mentire”
D.Se io potessi la legge la cambierei… come? Veronica, la tua proposta per il Divorzio Breve?
E infine trovo altamente discriminante che esistano due diverse definizioni per i figli:  legittimi  o naturali, diverse definizioni e diversi diritti? Sono sempre figli! Sono incinta e il nostro sarà amato dal padre e dalla madre esattamente come se fossimo sposati. Vorrei non dover combattere una battaglia che trovo ridicola, per ottenere dei diritti e delle leggi palesemente necessarie. Separazione e divorzio raggruppati in un’unica soluzione, con tempistiche brevi, sicuramente meno di un anno, nel caso le due parti siano in accordo e non vi siano figli.
R.Ne avrei di cose da dire in proposito, se partiamo dal presupposto che l’Italia per alcune questioni si presenta quasi come un Paese del terzo mondo, non mi stupisce che la legge trovi così tanta difficoltà a cambiare. Paese di ottusi, bigotti e falsi moralisti, quando gli interessi che stanno dietro a tutto ciò sono ben altri, l’influenza della Chiesa che ostenta sempre il suo potere, gli avvocati stessi che ovviamente perderebbero molti dei loro introiti, dato che le spese per una separazione sono notevoli ai quali poi vanno aggiunti i costi per il divorzio. Le lungaggini burocratiche per ottenere la libertà sono assurde. Cosa ci rende diversi dagli altri paesi anche all’interno dell’Europa? Nulla, il diritto di capire di aver commesso un errore con il proprio matrimonio, il diritto di potersi quindi dire addio in modo pacifico e di potersi rifare una vita. Perchè gli altri hanno questa possibilità in breve tempo e noi no? non li rende di certo meno degni di rispetto o persone poco serie, anzi, popoli di gran lunga più emancipati rispetto al nostro bel Paese.

 

D.Giulia invece è la separanda, come cambieresti la legge?

R. “Secondo me si dovrebbe approfondire l’aspetto alimenti e non solo per chi ha avuto figli, nel mio matrimonio – ora dico fortunatamente – non ci sono stati bambini. Credo anche che la proposta Paniz sia scarna e trovo non si affronti l’aspetto della retroattività, per chi come me ha già una sentenza di separazione, quando ho conosciuto il mio compagno gli dissi: “dovrai starmi molto vicino e aver tanta pazienza, ci sarà da attendere prima che si giunga alla separazione” solo che non immaginavo quello che sarebbe successo dall’omologa, adesso lo sto scoprendo, attraverso le diverse esperienze altrui e attraverso il gruppo Divorzio breve – Il gruppo di informazione e confronto di Facebook”
D. Anna come riformeresti il testo Paniz:
R.“Non ho proposte personali concrete da allegare al testo Paniz, ma vorrei fare una piccola aggiunta personale: l’aumen

paniz

to dei divorzi è, in effetti, un problema sociale, ma andrebbe affrontato non con un approccio punitivo, bensì educativo. Ci sono tante idee vagliabili: corsi laici (obbligatori o promossi dagli stessi Comuni) per fidanzati, incoraggiamento – anche economico – ad affrontare terapie di coppia o familiari. E’ inoltre assolutamente necessario un riconoscimento legale che tuteli le nuove famiglie dei separati, ora considerate fantasma.”
D.Sabatinelli ha deciso per una manifestazione nonviolenta ma certamente non facile, cosa ne pensi di questa iniziativa e della LID Anna?
R. “Sono totalmente solidale alle proteste messe in atto dalla LID e sapere che questa dolorosa situazione condivisa da migliaia di altri italiani non cade nell’indifferenza, è certamente un conforto che addolcisce vagamente l’attesa. Mi auguro che i componenti della Camera possano beneficiare di testimonianza come la mia per rivedere la propria posizione di indifferenza e discutere più consapevolmente una proposta che migliorerebbe tante vite rese infelici (a volte intollerabili) da una legge lenta e spesso addirittura assente”.Sabato 10 e domenica 11 novembre intervista, in due puntate, al segretario della Lega Italiana per il Divorzio Breve Diego Sabatinelli su Radio Latte e Miele, ore 11 e 20, durante il programma “Grandangolo” a cura di Vicky Mangone.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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