DivorzioBreve. Dodicesimo giorno di sciopero della fame
Dall’associazione LID – Lega Italiana Divorzio breve – il Segretario, Diego Sabatinelli, invia la newsletter agli iscritti che riteniamo corretto proporre a tutti i lettori del sito.
Siamo al dodicesimo giorno di sciopero della fame e siamo sempre più schifati!!!
Cari amici,
l’azione nonviolenta che abbiamo intrapreso come LID è volta a ridare dignità al parlamentare che non è messo in condizione di fare il proprio lavoro, ovvero legiferare. Dopo che la Conferenza dei capigruppo della Camera ha deciso di depennare dall’ordine dei lavori d’Aula la proposta di legge sulla riduzione dei tempi obbligatori di separazione, c.d. divorzio breve, sono giunto al dodicesimo giorno di sciopero della fame.
Si vuole impedire a tutti i deputati di esprimersi con un sì o con un no su una proposta che staziona da quasi 5 anni nei meandri della Camera, e pur essendo stata approvata in commissione giustizia dopo un parto di compromesso durato ben due anni, è stata fatta fuori per dare spazio a questioni più “urgenti”. Eppure stiamo parlando di due semplici articoli che si possono votare in poche ore.
A seguito di questa azione nonviolenta abbiamo ottenuto che la questione non sparisse dall’informazione semplicemente con un colpo di bacchetta magica, ma che se ne parlasse il più diffusamente possibile: La Repubblica, il Corriere della Sera, Il Giornale, il Quotidiano Nazionale, Libero ed altri quotidiani hanno dato spazio a questo scandalo; RAI 3 ne ha dato informazione durante Linea Notte; settimanali come Gente o L’Espresso, a grande diffusione – circa 3 milioni di potenziali lettori – ci hanno concesso spazio ed altri ne arriveranno; Radio locali o nazionali ne stanno parlando.
Grazie a quest’azione si è dovuta esprimere la presidente della Commissione Giustizia, on. Giulia Bongiorno, confermando esattamente quanto anticipato dalla deputata radicale Rita Bernardini, la prima a lanciare l’allarme su quanto stava accadendo. Lo stesso relatore Paniz ha confermato quanto stiamo dicendo, ovvero che i capigruppo della Camera hanno deciso per tutti che di questa riforma non si debba parlare.
Dodici giorni di sciopero della fame sono duri e cominciano a farsi sentire: già dal terzo – quarto giorno si sono fatti vivi i primi crampi muscolari per mancanza dei sali necessari a farli muovere, non ho potuto esimermi da prendere potassio se voglio dare seguito al lavoro che necessita questo tipo di azione, così come ho dovuto interrompere terapie mediche necessarie, ma che non possono essere assunte a stomaco vuoto (immunosoppressori); la mancanza di ferro si comincia a sentire per chi, come il sottoscritto, ne ha avuto sempre poco, ma per il resto si regge. Il conforto più grande è sapere che oltre 160 persone hanno aderito anche per un solo giorno allo sciopero della fame (volendo si può aderire QUI), e circa mille persone hanno sottoscritto un appello alla Conferenza dei capigruppo al fine di sbloccare la situazione.
Prossimo passo è chiedere l’adesione alla lotta nonviolenta da parte del maggior numero di parlamentari possibile: scrivete ai vostri deputati di riferimento, inviate mail ai capigruppo, lottate insieme ai vostri 160 concittadini che non si danno per vinti, che rifiutano questo atteggiamento di disprezzo verso le istituzioni che ci appartengono.
Vogliamo far funzionare ciò che paghiamo profumatamente con le nostre tasse.
Grazie!
Questo video riassume questi 12 giorni .. ma non solo… forse anche le cause…
Diego Sabatinelli, segretario della Lega Italiana per il Divorzio breve
Via di Torre Argentina, 76 – 00186 Roma
Tel: +39.06.65.93.79.94 – 06.68.97.91
iscrizione alla Lega euro 100,00
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