Cronaca

C’era una volta. La cultura a Roma oggi!

La casa editrice c’era una volta, una piccola grande realtà nel mondo dell’editoria, una culla per gli autori emergenti. Fare cultura a Roma è difficile? Ne parliamo con Federica Barbarossa.

Federica Barbarossa è la responsabile delle public & media relations e vice della presidente Cinzia Tocci. La loro casa editrice “c’era una volta” è una realtà ormai consolidata nel mondo delle piccole cose editrici italiane. Ha una conoscenza profonda del libro e delle esigenze dello scrittore.  E’ ormai consolidata nella capitale dal 2008 e conosce bene la cultura a Roma. La nostra intervista diventa presto una “chiacchierata”. Parlare di cultura a Roma diventa quasi imbarazzante, siamo nella Capitale del  mondo, da qui è passata la storia dell’intera umanità. Qui i più grandi artisti, i maestri d’ogni arte, sono passati a lasciare il loro segno.

La stessa cosa vorrebbero fare gli scrittori emergenti, essere ricordati -magari anche in vita- per le loro opere. Far sognare o sorride, fare piangere o riflettere. Questo vuole uno scrittore, stringere tra le mani il frutto di notti insonne passate su un solo capoverso con litri di caffè. La casa editrice c’era una volta lo sa bene.Per questo aiuta i giovani talenti selezionando con cura i titoli da pubblicare, li prende per mano e penna e li conduce allo scoperto. Editing, grafica, impaginazione e poi via, alla luce delle presentazioni e librerie. Alle fiere, ai dibattiti e perché no, anche nella pubblica piazza. Il NO invece esiste! Il no è una città che non sostiene le piccole case editrici -poi scopriremo se sostiene le grandi- tanto meno gli scrittori emergenti. Raramente vengono aiutati nella loro “crescita artistica” nel resto d’Italia, ma fare cultura a Roma è veramente difficile. Non ci sono spazi o meglio, pochi sono quelli accessibili e gratuiti. Non ci sono sostegni per le piccole case editrici. Non c’è informazione per gli imprenditori.

Cinzia Tocci fonda da sola la casa editrice nel 2008, nel 2012 si affianca a lei Federica Barbarossa. Il loro legame da vita ad una collaborazione che amplia il loro catalogo. Le abbiamo conosciute per altre presentazioni a Roma: dal Consiglio Regionale alla Camera dei Deputati. Ci stanno provando a fare cultura e a dare dei sostegni ai giovani scrittori. Ma Roma le aiuta? La cultura a Roma si è cristallizzata? Quello che ci resta è solo frutto dei padri di tutte le arti e per gli altri non c’è più spazio? Noi che proviamo a fare cultura a Roma, come nel resto d’Italia, che speranze abbiamo? Di questo ed altro abbiamo parlato con Federica Barbarossa che, certamente, incontreremo ancora con i loro autori emergenti. Noi vogliamo fare cultura a Roma, e non solo, e cerchiamo di dargli una vetrina! Per chi desidera far leggere e recensire un libro, naturalmente anche auto prodotto, inviare una mail a ufficiostampa@www.senzabarcode.it

Ne parliamo con Federica Barbarossa, tra le mani il libro di Cinzia Tocci che presto avremo modo di recensire! Le incontreremo ancora, per parlare di libri di quella che cultura che vorremo fare anche a Roma, ma oggi.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Comunicazione e SBS edizioni si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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